I primi pasti: le pappe che avviano la crescita dei neonati

Oggi giorno, i bambini, hanno a disposizione una grande varietà di cibi. Per tale motivo risulta essere essenziale fare attenzione a cosa cosa mangiano e, altrettanto importante risulta essere l’educazione alimentare che noi genitori impartiamo ai nostri figli sin dai primi mesi di vita.

Alimentazione nei primi mesi di vita

Chiaramente, nei primi mesi di vita, il latte materno (oppure il latte in polvere) spazza via ogni dubbio circa la sana e corretta alimentazione del neonato. Durante la fase dello svezzamento invece, i cereali, le verdure e alcune fonti di proteine, diventano la base dell’alimentazione.

Continuando a leggere questo articolo potrai scoprire interessantissime opinioni ed informazioni per migliorare sin da subito l’alimentazione del neonato, del bambino ed infine di tutta la famiglia. Vorremmo ringraziare di cuore lo staff di https://www.machepappa.it/ che ci ha aiutato nella stesura di tale articolo. Grazie!

Al fine di preparare pasti corretti ai nostri bambini, basta ricordare tre semplici consigli: evitare lo zucchero aggiunto e iniziare lo svezzamento con cibi naturalmente dolci come le creme di frutta e verdure (tipo carote), passare poi a creme di cereali integrali ben setacciate per allontanare le fibre troppo aggressive per l’intestino del bambino e inserire gradualmente le creme di proteine da fonti vegetali (come i legumi) o dal pesce, ma non da crostacei e molluschi; l’unico grasso ammesso nella cucina dei più piccoli è l’olio extravergine d’oliva, mentre il sale si può evitare. La carne e altri alimenti animali possono essere introdotti quando spunteranno i dentini: in questo periodo per i neonati è sufficiente il buon latte materno.

Non dimentichiamo mai che i primi anni di vita di un bambino sono importantissimi, poiché consentono di prevenire malattie che potrebbero emergere in età adulta.

L’educazione alimentazione nei bambini

Ecco quindi che l’educazione alimentare dei bambini passa attraverso l’imitazione delle abitudini alimentari dei genitori; stare a tavola con gli adulti comporta anche un coinvolgimento relazionale ed è un’occasione per educare e per confrontarsi. Esistono molti modi per trasformare gli alimenti che acquistiamo in appetitosi piatti da condividere in famiglia: esistono tantissime ricette e si rende doveroso custodire quelle relative alle tradizioni.

Una dieta sana, equilibrata e varia, rappresenta il punto di partenza per il benessere dei nostri figli, al fine di spergiurare una delle malattie più diffuse in età infantile, e cioè, l’obesità.

Anni fa si diceva ai bambini di mangiare tanto pesce per diventare più intelligenti. In realtà questa credenza si è rivelata priva di fondamenta scientifiche.

È però vero che come il cibo è fondamentale per la crescita sana di ossa e muscoli, lo è anche per la mente. E soprattutto nei primi anni di vita un’alimentazione corretta è molto importante per lo sviluppo del sistema nervoso centrale.

“Non esistono cibi speciali che fanno diventare dei geni; ma mangiare in modo equilibrato favorisce la memoria, l’intelligenza, la capacità di concentrazione e di conseguenza il rendimento scolastico.”

Il ruolo del genitore nella dieta dei neonati

Molto importante è quindi il ruolo del genitore, che dovrebbe educare il bambino a una dieta sana ed equilibrata, non monotona, che alterni ogni giorno tutti i nutrienti in quantità adeguate, assicurando la presenza di un giusto equilibrio tra apporto di proteine animali e vegetali (soprattutto legumi e pesce), di zuccheri semplici e complessi (più pane, patate, pasta o riso e meno dolci), di grassi animali e vegetali (preferire l’olio di oliva allo strutto e al burro), e fornisca poi un giusto apporto di vitamine, minerali ed alimenti integrali (importanti per il loro contenuto di fibre).

Attenzione all’eccessiva introduzione di calorie: spesso le mamme tendono a colpevolizzarsi se pensano di nutrire poco il loro bambino, mai il contrario.

I cibi fuori pasto (no ai troppi spuntini e ai troppi dolciumi) vanno evitati a favore di un “ordine” dei pasti durante la giornata.

Una corretta educazione alimentare, poi, dovrebbe andare di pari passo con un corretto e regolare esercizio fisico (per quanto possibile all’aria aperta) e con una riduzione della vita sedentaria, soprattutto delle ore trascorse davanti alla televisione o al computer.

Conclusione finale

I bambini, insieme alle loro famiglie, andrebbero sempre informati ed educati nella scelta degli alimenti per evitare così i rischi di un’alimentazione non corretta in un periodo in cui è ancora possibile intervenire sul loro stile di vita.